FAMIGLIA, INFANZIA, ADOLESCENZA

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Alunni con disabilità fisiche e sensoriali, ripartito il fondo per l’assistenza: 656mila euro al Molise

L’assessore regionale alle Politiche Sociali, Filomena Calenda: “Un ulteriore segno di concreta vicinanza a chi vive in condizioni meno vantaggiose”

In virtù del decreto interministeriale del 10 agosto 2022 inerente il  “Riparto del contributo di 100 milioni di euro di cui al Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità per l’anno 2022 in favore delle regioni a statuto ordinario, che provvedono ad attribuirlo alle province e alle città metropolitane che esercitano le funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali” con il quale viene assegnata alla Regione Molise la somma complessiva di € 656.164,00, ripartita in € 542.839,00 in favore della Provincia di Campobasso ed  €113.325,00 in favore della Provincia di Isernia, su proposta dell’Assessorato alle Politiche Sociali, la Giunta Regionale del Molise ha deliberato di ripartire le risorse assegnate alle due Province, secondo il criterio della popolazione residente in ciascun Ambito Territoriale Sociale.

“Sono risorse finalizzate all’attuazione di interventi di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali, ivi inclusi gli interventi per supportare il diritto allo studio degli alunni videolesi e audiolesi degli Ambiti Territoriali Sociali sul territorio della nostra Regione, – ha detto con soddisfazione l’Assessore Filomena Calenda – un ulteriore segno di concreta vicinanza alle necessità di chi vive condizioni diverse, meno vantaggiose. È l’aspetto del mio lavoro che amo di più, riuscire ad esserci e a rendere meno difficile la partecipazione e l’inclusione di chi purtroppo vive delle disabilità. Siamo certi che queste somme potranno aiutare i diversi istituti scolastici a migliorarsi e dare un apporto ancora maggiore in questo senso”.

FONTE: quotidianomolise.com (https://quotidianomolise.com/alunni-con-disabilita-fisiche-e-sensoriali-ripartito-il-fondo-per-lassistenza-656mila-euro-al-molise/)

16 DICEMBRE 2022

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Manovra e famiglie, le misure e gli stanziamenti previsti

(AdobeStock)

Con una dote aggiuntiva di 345,2 milioni per il 2023, la manovra sceglie di potenziare l’assegno unico per alcune categorie ben definite di beneficiari: bambini fino a un annofamiglie con almeno tre figlidisabili (per questi ultimi vengono messe a regime le maggiorazioni previste per il 2022 dal Dl Sostegni-bis). Non c’è, invece, l’adeguamento all’inflazione dell’assegno e delle soglie Isee che ne regolano l’ammontare, come richiederebbe la stessa norma istitutiva (articolo 4, comma 11, del Dlgs 230/2021). D’altra parte, la relazione tecnica al disegno di legge di bilancio stima un costo totale dell’assegno unico – nel 2023 – di 18,57 miliardi di euro. Basta esercitarsi con il coefficiente Istat Foi per rendersi conto delle cifre in gioco: ci vorrebbero 1,17 miliardi per allineare al caro vita l’importo annuo erogato secondo le regole vigenti nel 2022 (e questo solo considerando l’inflazione da marzo – mese di debutto dell’assegno – a ottobre, ultimo mese rilevato).

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Locatelli: “Famiglia, non discriminazione e attenzione ai piccoli sono le parole chiave della Giornata delle persone con disabilità”.

“La Giornata internazionale delle persone con disabilità è un appuntamento che apre la strada al nuovo anno in termini di programmazione. Famiglia, attenzione alla povertà, non discriminazione e dunque aiuto a chi vive in contesti maggiormente disagiati, e poi attenzione ai più piccoli con disabilità, sono le parole che ci danno la traccia del lavoro che dobbiamo affrontare per il futuro”. Lo ha detto questa mattina, in conferenza stampa a Roma, la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, lanciando un messaggio in vista della ricorrenza del 3 dicembre.

“La famiglia deve essere al centro delle politiche e dell’attenzione del governo- ha ribadito- perché le famiglie che hanno in carico persone con disabilità, a parità di reddito, sono sicuramente più svantaggiate e più povere. La povertà, purtroppo, è un altro allarme che dobbiamo lanciare rispetto al contesto socio economico che stiamo vivendo. Abbiamo il dovere– ha evidenziato Locatelli- di intervenire sulle fasce più deboli, così come è stato fatto anche in questa Legge di Bilancio. E poi-ha aggiunto- dobbiamo avere un’attenzione particolare ai più piccoli, ai bambini con una disabilità o una fragilità, che hanno il diritto di essere educati, istruiti, formati e anche di essere inclusi nel mondo del lavoro”.

“Il piano nazionale d’azione sulla disabilità che verrà presentato penso entro l’estate- ha detto ancora la ministra- potrà definire meglio quelle che sono le linee, ma molto dipenderà anche dal confronto con le associazioni e dal lavoro in sinergia condiviso con gli altri ministeri perché è dal confronto e dall’azione condivisa che possono armonizzarsi tutte quelle norme che potremo anche far confluire in un testo unico sulla disabilità”.

FONTE: sordionline.com (https://www.sordionline.com/societa/solidarieta/2022/12/locatelli-famiglia-non-discriminazione-e-attenzione-ai-piccoli-sono-le-parole-chiave-della-giornata-delle-persone-con-disabilita/)

02 DICEMBRE 2022

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Filo d’Oro: “Fornire risposte adeguate ai bisogni delle persone con sordocecità e alle loro famiglie”.

mostra lega filo d'oro

Per la giornata delle persone con disabilità (3 dicembre) la Lega del Filo d’Oro ha lanciato un appello affinché vengano superati gli stalli normativi per fornire risposte adeguate alle persone con sordocecità.

L’associazione riaccende l’attenzione sul tema e pone l’accento sul pieno riconoscimento dei diritti e sull’importanza di fornire risposte più adeguate alle esigenze delle famiglie. Francesco Mercurio, Presidente del Comitato delle persone sordocieche osserva: “In Italia il bilancio è ancora negativo”. Daniele Orlandini, Presidente del Comitato dei familiari, gli fa eco: “La Lega del Filo d’Oro non rimanga per noi il miraggio”.

FONTE: tgcom24.mediaset.it (https://www.tgcom24.mediaset.it/salute/disabilita-filo-d-oro-sordocecita_58112501-202202k.shtml)

02 DICEMBRE 2022

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Come tutelare il patrimonio di un figlio disabile.

Come tutelare il patrimonio di un figlio disabileLa legge sul «dopo di noi» offre ai genitori validi strumenti per difendere anche dopo la loro morte i beni conferiti ai discendenti affetti da disabilità grave.

Una delle preoccupazioni più grandi per i genitori di un figlio affetto da grave disabilità è quella di sapere come riuscirà a cavarsela al mondo quando gli adulti che se ne prendono cura non ci saranno più. A parte il lato terapeutico e assistenziale, per il quale ci sono (o dovrebbero esserci) le strutture pubbliche di riferimento, il denaro è a rischio: potrebbe essere carpito con appropriazioni e raggiri da truffatori, o con violenze fisiche e morali compiute da soggetti malintenzionati.  Così i risparmi di una vita, gli oggetti di valore ed anche i patrimoni mobiliari e immobiliari lasciati in eredità potrebbero facilmente disperdersi. E allora i genitori si chiedono con una certa apprensione: come tutelare il patrimonio di un figlio disabile?

La risposta arriva dalla legge sul “Dopo di noi”, vigente dal 2016, che si prefigge lo scopo di «favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia della persona con disabilità». Non è una mera enunciazione di principio: questa recente normativa fornisce anche gli strumenti adeguati per farlo.

Tra gli strumenti che consentono di tutelare il patrimonio dei figli disabili, i più importanti sono:

1) il Fondo speciale pubblico, destinato ai disabili che sono privi del sostegno della famiglia: serve ad evitare il loro ricovero presso gli istituti e a fornirgli una adeguata sistemazione abitativa, con la prestazione delle cure occorrenti;  le risorse stanziate dallo Stato vengono erogate e gestite dalle Regioni, con vari programmi di intervento;

2) il fondo speciale privato, che viene creato dai genitori in favore del figlio disabile. Prevede un vincolo di destinazione dei beni conferiti nel fondo mediante un «contratto di affidamento fiduciario», e questo schema costituisce un valido scudo contro le pretese e mire altrui. Una variante di questo istituto è la costituzione di un trust, cioè di un vero e proprio patrimonio separato, e sempre munito di un vincolo di destinazione, in modo che l’amministratore non possa discostarsi dagli scopi prefissati.

FONTE: laleggepertutti.it (https://www.laleggepertutti.it/611085_come-tutelare-il-patrimonio-di-un-figlio-disabile)

24 NOVEMBRE 2022

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TRENTO – Educativa a domicilio, sono 247 i destinatari del servizio.

A Trento, l’Amministrazione comunale è impegnata da anni nell’educativa a domicilio. Ad oggi sono 247 i destinatari del servizio: 174 minori, 60 persone con disabilità, 21 adulti.

Oggi la Giunta ha approvato la procedura di accreditamento dei soggetti che realizzeranno gli interventi educativi nel quinquennio 2023-2027, per una spesa complessiva di 5 milioni e 430 mila euro. L’elenco dei soggetti è aperto, per cui la domanda di iscrizione può essere presentata in qualsiasi momento nel periodo 2023-2027.

L’intervento educativo domiciliare è finalizzato ad affiancare e sostenere lo sviluppo del minorenne e dell’adolescente, anche con disabilità, e a favorire il recupero delle competenze educative genitoriali o delle figure parentali di riferimento.

ntegra le funzioni familiari e sostiene la famiglia nei propri compiti di crescita attraverso il rapporto diretto e frequente tra una figura educativa e il beneficiario nel suo ambiente familiare e di vita. Può essere esteso a soggetti maggiorenni con disabilità fisica, psichica e sensoriale, o a rischio di emarginazione, all’interno di un progetto personalizzato che sostiene la famiglia nel suo ruolo educativo.

FONTE: lavocedeltrentino.it (https://www.lavocedeltrentino.it/2022/11/21/educativa-a-domicilio-sono-247-i-destinatari-del-servizio/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=educativa-a-domicilio-sono-247-i-destinatari-del-servizio)

22 NOVEMBRE 2022

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Anffas, le app gratuite che possono aiutare le famiglie e le persone con disabilità.

Anffas, le app gratuite che possono aiutare le famiglie e le persone con disabilità

L’Anffas onlus attraverso i propri canali social, fornisce, in pillole, una serie di suggerimenti che riguardano il mondo della disabilità. “Sono piccoli grandi consigli – afferma la direttrice di Anffas onlus Ragusa, Salvina Cilia (nella foto) – che possono essere d’aiuto per le famiglie e per le persone con disabilità. Uno tra questi, ad esempio, riguarda la presenza sempre più numerosa di app gratuite disponibili per smartphone e tablet che possono essere di aiuto, sia rendendo maggiormente accessibili tali strumenti, sia favorendo la comunicazione e l’interazione con l’ambiente circostante”. L’Anffas, in particolare, segnala Capitvoice e La Mia Voce: due app gratuite disponibili anche in italiano, sviluppate appositamente per le persone con disabilità che hanno difficoltà, o l’impossibilità, di parlare.

Queste app, viene chiarito, oltre a ad aumentare le possibilità di interazione sociale e, di conseguenza, la qualità della vita, possono svolgere un ruolo fondamentale in caso di emergenza, quando la velocità di una comunicazione efficace può divenire determinante in fase di soccorso e richiesta d’aiuto. I disturbi della parola sono legati a diverse patologie e a condizioni di disabilità che possono coinvolgere il cervello (come ictus, tumori cerebrali, Sla, sclerosi multipla) o essere una conseguenza di condizioni che rendono il linguaggio parlato più difficoltoso e complesso (come la sordità).

Anche i problemi muscolari e le malattie che colpiscono le mandibole, i denti e la bocca possono, talvolta, compromettere la capacità di parlare.
“La logopedia – continua Salvina Cilia – si occupa in modo specifico, in équipe con altre figure professionali, della riabilitazione di questi disturbi, che possono essere cronici e/o transitori, ossia specificatamente legati ad una condizione medica curabile. Ecco perché abbiamo segnalato delle app utili che possono diventare un vero e proprio grande aiuto”.

FONTE: nuovosud.it (https://www.nuovosud.it/articoli/182621-cultura-ragusa/anffas-le-app-gratuite-che-possono-aiutare-le-famiglie-e-le-persone)

22 NOVEMBRE 2022

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Autismo, arriva “Il mondo di Leo”: la prima serie italiana a cartoni animati nata per coinvolgere tutti i bambini.

Autismo, arriva "Il mondo di Leo": la prima serie italiana a cartoni animati nata per coinvolgere tutti i bambini

La prima stagione in onda su Rai YoYo dal 28 novembre. Un’idea nata grazie a Eleonora Vittorini, co-ideatrice del progetto e mamma di tre bambini, di cui due gemelli che soffrono di questo disturbo al grado 3, ovvero quello di massima gravità.

Leo è un bambino che vede il mondo in un modo speciale, tutto suo. Indossa solo magliette a righe, si diverte a seguire le formiche che camminano in fila indiana e ama contare le stelle del cielo. Ma quando si mette in testa una cosa è difficilissimo fargli cambiare idea. Per fortuna che ci sono il suo amico Babù, un coniglio di peluche azzurro, e la bassotta Lola che lo sostengono, trovando sempre una soluzione divertente per superare tutti gli ostacoli, che per Leo sono tanti anche nella vita di tutti i giorni. Benvenuti ne “Il Mondo di Leo”, la prima serie italiana a cartoni animati pensata per i bambini che soffrono del disturbo della spettro autistico.

FONTE repubblica.it (https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/11/16/news/autismo_mondo_di_leo_serie_italiana_cartoni_animati-374816578/)

17 NOVEMBRE 2022

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Torino, il Calendario dell’Avvento Paideia per aiutare le famiglie con bambini con disabilità.

La magia del Natale è già arrivata alla Fondazione Paideia, che per il secondo anno torna con il proprio Calendario dell’Avvento in un’edizione limitata che trasforma l’attesa del Natale in un’occasione di solidarietà.

Con una donazione di 25 euro è possibile contribuire a sostenere i progetti della Fondazione Paideia dedicati alle famiglie con bambini con disabilità, oltre che gustare dei deliziosi cioccolatini Domori aprendo ogni giorno una nuova casellina del Calendario.

FONTE zipnews.it (https://www.zipnews.it/146228-2/)

15 NOVEMBRE 2022

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Le famiglie dei disabili lasciate sole. La storia di Sabrina.

Quanti ostacoli per i disabili. Non solo architettonici ma anche burocratici

Invalida al 100% è stata finalmente accolta in una struttura ma il Municipio non vuole pagare le spese. Il garante lombardo: così si violano le regole.

L’Italia non è un Paese per disabili. E non lo è neppure per le loro famiglie che si trovano impantanate tra regole e norme (quasi) mai applicate. Proprio loro che sono i primi caregiver delle persone con disabilità. L’unica cosa che chiedono allo Stato e alle sue espressioni territoriali sono il rispetto dei diritti di queste persone fragili.

Come Sabrina Rigamonti, nata 47 anni fa con la sindrome Cri-du Chat che le ha causato una disabilità del 100% che «le è stata certificata solo quando aveva già 10 anni, nonostante non abbia mai potuto far nulla in autonomia, neppure parlare», spiega Giovanna, sorella e tutrice legale.

Sabrina è cresciuta a Molteno, nel Lecchese insieme a tre sorelle. «Nostra madre è rimasta vedova quando lei era ancora piccola e solo nostro padre lavorava – aggiunge Giovanna –. La mamma si è sempre occupata di lei, ogni ora del giorno». La signora Rigamonti, caregiver della figlia, «ad aprile dello scorso anno si sarebbe dovuta sottoporre a un’operazione chirurgica e tra le restrizioni imposte dalla pandemia e una degenza per la riabilitazione di alcuni mesi, non avrebbe potuto seguire nostra sorella».

Per questo la famiglia ha riferito la situazione al Comune di Molteno: «Il sindaco, che dispone della delega ai servizi alla persona, si è chiamato fuori dalla presa in carico di mia sorella. Vista l’imminenza dell’operazione, il 14 aprile è comunque entrata nell’Rsd gestita da Fondazione Stefania a Muggiò, grazie al sostegno della legge “Dopo di noi”».

Nella struttura brianzola Sabrina, «ci è apparsa felice – dice Giovanna – e seguita molto bene dal punto di vista psicologico e sanitario. Nostra madre, per l’età e l’intervento subito, non sarebbe stata più in grado di assisterla: quella era la soluzione migliore per lei – ritiene Giovanna –. Così abbiamo chiesto nuovamente al Comune un sostegno per pagare le spese nella struttura». La risposta è arrivata per iscritto: «L’Rsd scelta dalla famiglia prima di tutto deve essere pagata dall’ospite che non può disinteressarsi degli aspetti economici, per cui il Comune farà una parte». Insomma, a pagare per la sua assistenza dovrebbe essere Sabrina, che percepisce solo la pensione di invalidità.

Eccole le barriere che le persone con disabilità non dovrebbero trovarsi sulla strada, perché poste da chi quei diritti dovrebbe garantirli.

FONTE avvenire.it (https://www.avvenire.it/attualita/pagine/disabili-famiglie-lasciate-sole)

15 NOVEMBRE 2022

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Accompagna a scuola la figlia disabile, alunni bulli lo deridono.

Accompagna a scuola la figlia disabile, alunni bulli lo deridono

Le risatine. Poi i gestacci. Alla fine addiritura le offese. Fino a quando il suono della campanella non li richiama in classe, permettendo alla fine al genitore di una alunna con disabilità a parcheggiare nel posto dedicato fuori dalla scuola. Laddove, appunto, un gruppetto di ragazzini, aspettando entrare in aula, stazionava impropriamentevolutamente ignorando le esigenze di una loro compagna di classe ed anzi ‘sfidando’ il padre con atteggiamento da bulli. E una storia che lascia trasparire un profondo senso di disagio e che un livornese, padre di una ragazza di 12 anni di una scuola media cittadina, ha deciso di raccontare a LivornoToday per denunciare la responsabile assenza delle famiglie negli insegnamenti da tramandare ai figli. “Perché e vero che siamo a scuola” dice “ma la scuola non c’entra nienteL’educazione si insegna a casa e in questo caso mi sa che a questi ragazzini sia consentito agire come vogliono, impunemente”.

FONTE venti4ore.com (https://venti4ore.com/accompagna-a-scuola-la-figlia-disabile-alunni-bulli-lo-deridono/)

15 NOVEMBRE 2022

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L’amore che vince sulla disabilità: Monica e Bernardino sposi felici.

I due sposi nella foto della pagina Facebook dell'istituto

Da amici a marito e moglie il passo è stato breve ma convinto nell’istituto vicentino che li ospita, quello di accoglienza di Palazzolo di Rosà. A convolare a nozze sono stati la 51enne Monica Poli di Rubbio ed il 53enne Bernardino Scandola di Tresché Conca, secondo quanto riportato da un bell’articolo del Giornale di Vicenza.

I due sono entrambi ospiti dell’istituto Palazzolo di Rosà ed hanno voluto dirsi si nel luogo in cui si erano incontrati dopo terribili e devastanti vicende personali da un punto di vista della salute.

FONTE notizie.it (https://www.notizie.it/l-amore-che-vince-sulla-disabilita-monica-e-bernardino-sposi-felici/)

10 NOVEMBRE 2022

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